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L’OMCeO di Trento si è espresso sulla stampa locale, intervenendo in un dibattito che stava prendendo la forma di polemica sterile se non dannosa ,una “lotta “fra Professioni della Sanità trentina . La proposta presentata dal Consigliere C.Cia ,già approvata in Commissione Provinciale, per la valorizzazione del personale Infermieristico e la istituzione della nuova figura dirigenziale di Direttore Assistenziale(nel Consiglio di Direzione della APSS) ha scatenato le polemiche. La volontà è quella di ribadire e spiegare le motivazioni della posizione assunta.Il Consiglio dell’Ordine condivide pienamente le affermazioni del Collegio dei Primari ospedalieri sull’inesistenza di conflitto fra medici ed infermieri e sul grande rispetto reciproco vigente pe i ruoli professionali, diversi e complementari nei processi assistenziali ed organizzativi della Sanità. Crede da sempre che, per il buon funzionamento della Sanità, sia fondamentale che tutte le Professioni coinvolte apportino il proprio contributo ,specifico per competenze e responsabilità. Tutte le Professioni sanitarie hanno pari dignità ed è di primaria necessità la collaborazione fattiva,senza la quale si diventa facile preda di strumentalizzazione divisiva che allontana dall’obiettivo comune ,che è quello della tutela della salute dei cittadini.
L’OMCeO in sede di audizione aveva già espresso il proprio parere : concorda sulla necessità di valorizzare la figura dell’infermiere e il personale delle Professioni sanitarie ,sia attraverso l’istituzione di figure che sovrintendano e dirigano le funzioni Infermieristiche,ostetriche,riabilitative,tecniche e della prevenzione, sia attraverso la promozione di modelli organizzativi innovativi a forte interprofessionalità e a forte integrazione ospedale-territorio.
Ritiene però che l’assistenza, che è intesa come prevenzione,cura e riabilitazione,non possa prescindere da una attività integrata di tutte le Professioni sanitarie,mediche e non.Nel caso in questione si determinerebbe confusione di ruoli e competenze e nel Consiglio di Direzione si porrebbero due figure,Direttore Sanitario ed Assistenziale,con responsabilità non chiare e sovrapposte nel governo sanitario,nonché un approccio all’assistenza “per Professioni” ,e non per percorsi globali ,che ne aumenterebbe di fatto la frammentazione.
Medici e Infermieri in Trentino hanno già siglato un ‘Patto per l’Assistenza’,ribadendo l’importanza ,per il Sistema Sanitario trentino, della collaborazione tra i due Ordini.
Non perdiamo di vista gli attuali , principali e veri problemi e criticità de Sistema Sanitario Provinciale e cerchiamo di mantenere l’aderenza ad un percorso comune per migliorare. Ora, L’OMCeO è perplesso sul fatto che il cambiamento atteso possa passare attraverso una ulteriore figura dirigenziale , ma tuttavia ,come ha ha sempre dimostrato, è aperto all’ascolto, al confronto, al servizio del bene comune. Bisogna essere uniti, nella libertà di ciascuno di esprimere le proprie idee, proprie proposte ed osservazioni ,senza che la suscettibilità individuale intacchi quel lavorare insieme per un comune obiettivo che gli Ordini delle rispettive Professioni stanno da tempo portando avanti proficuamente.

di Trento si è espresso sulla stampa locale,intervenendo in un dibattito che stava prendendo la forma di polemica sterile se non dannosa ,una “lotta “fra Professioni della Sanità trentina . La proposta presentata dal Consigliere C.Cia ,già approvata in Commissione Provinciale, per la valorizzazione del personale Infermieristico e la istituzione della nuova figura dirigenziale di Direttore Assistenziale(nel Consiglio di Direzione della APSS) ha scatenato le polemiche. La volontà è quella di ribadire e spiegare le motivazioni della posizione assunta.Il Consiglio dell’Ordine condivide pienamente le affermazioni del Collegio dei Primari ospedalieri sull’inesistenza di conflitto fra medici ed infermieri e sul grande rispetto reciproco vigente pe i ruoli professionali, diversi e complementari nei processi assistenziali ed organizzativi della Sanità. Crede da sempre che, per il buon funzionamento della Sanità, sia fondamentale che tutte le Professioni coinvolte apportino il proprio contributo ,specifico per competenze e responsabilità. Tutte le Professioni sanitarie hanno pari dignità ed è di primaria necessità la collaborazione fattiva,senza la quale si diventa facile preda di strumentalizzazione divisiva che allontana dall’obiettivo comune ,che è quello della tutela della salute dei cittadini.

L’OMCeO in sede di audizione aveva già espresso il proprio parere : concorda sulla necessità di valorizzare la figura dell’infermiere e il personale delle Professioni sanitarie ,sia attraverso l’istituzione di figure che sovrintendano e dirigano le funzioni Infermieristiche,ostetriche,riabilitative,tecniche e della prevenzione, sia attraverso la promozione di modelli organizzativi innovativi a forte interprofessionalità e a forte integrazione ospedale-territorio.
Ritiene però che l’assistenza, che è intesa come prevenzione,cura e riabilitazione,non possa prescindere da una attività integrata di tutte le Professioni sanitarie,mediche e non. Nel caso in questione si determinerebbe confusione di ruoli e competenze e nel Consiglio di Direzione si porrebbero due figure,Direttore Sanitario ed Assistenziale,con responsabilità non chiare e sovrapposte nel governo sanitario,nonché un approccio all’assistenza “per Professioni” ,e non per percorsi globali ,che ne aumenterebbe di fatto la frammentazione.
Medici e Infermieri in Trentino hanno già siglato un ‘Patto per l’Assistenza’,ribadendo l’importanza ,per il Sistema Sanitario trentino, della collaborazione tra i due Ordini.
Non perdiamo di vista gli attuali , principali e veri problemi e criticità de Sistema Sanitario Provinciale e cerchiamo di mantenere l’aderenza ad un percorso comune per migliorare. Ora, L’OMCeO è perplesso sul fatto che il cambiamento atteso possa passare attraverso una ulteriore figura dirigenziale , ma tuttavia ,come ha ha sempre dimostrato, è aperto all’ascolto, al confronto, al servizio del bene comune. Bisogna essere uniti, nella libertà di ciascuno di esprimere le proprie idee, proprie proposte ed osservazioni ,senza che la suscettibilità individuale intacchi quel lavorare insieme per un comune obiettivo che gli Ordini delle rispettive Professioni stanno da tempo portando avanti proficuamente.