Un altro anno sta finendo , passato troppo in fretta per tutto ciò che si sarebbe voluto fare e che rimane,uno stimolo operativo.
Un 2023 difficile : il dramma dei profughi e dei naufraghi,lo sterminio di un popolo sotto i nostri sguardi distratti, le immagini di dolore che arrivano da Gaza così come quelle della guerra in Ucraina che continua,per non parlare delle vittime di troppi conflitti dimenticati dai telegiornali , rendono più buio e triste questo fine anno.
Ce ne siamo occupati , così come delle emergenze ambientali : cambiamenti climatici e ripercussioni sulla salute, le calamità delle alluvioni come in Emilia Romagna, gli incendi e in particolare quello spaventoso di Rodi, l’inquinamento dell’aria ,e del suolo nel SIN Trento Nord, l’antibiotico resistenza . Abbiamo trovato forza ed energia per battaglie di civiltà,per la salute ,per la difesa dei medici e degli operatori della sanità e del SSN che resiste grazie e soprattutto a loro.
Il 2023 ,mentre se ne va , lascia e rinforza certezze che alimentano speranze.Sono le amicizie, gli affetti, la solidarietà, le alleanze , la capacità di resistere per cambiare, e la fiducia nella scienza e nel pensiero scientifico: come stelle che brillano sempre, anche nei momenti più bui, ci spronano ad andare avanti.
“L’anno che sta arrivando tra un anno passerà , io mi sto preparando : è questa la novità”.
Buon Anno!