Il numero di morti finora nella Striscia di Gaza ,secondo le fonti ufficiali palestinesi sarebbe di circa 11.470, di cui oltre 4.400 bambini . Da inizio conflitto sarebbero morti tanti bambini a Gaza quanti quelli per le guerre in tutto il mondo in un anno.
In base ai dati recenti delle Nazioni Unite si prevede che a Gaza nasceranno più di 66.000 bambini nel 2023 e che 5.500 donne incinte partoriranno nel prossimo mese, in condizioni inimmaginabili. I bambini stanno nascendo e vivendo in un incubo, di cui i sopravvissuti porteranno memoria dolorosa ed incurabile .Le donne incinte partoriscono ora senza assistenza ,urlando nei corridoi di quel che resta degli ospedali, fra malati e morti, e i bambini prematuri muoiono nelle incubatrici. Le famiglie sono distrutte e disperse.
In questo scenario terribile almeno 200 operatori sanitari sono stati uccisi da inizio conflitto : il bilancio delle vittime comprende medici, infermieri e paramedici. Bombardamenti e attacchi hanno reso inagibili 25 ospedali ,e 52 centri medici sono stati messi fuori uso ; 55 ambulanze sono state colpite, quasi tutte.
Una catastrofe umanitaria.
Gli sforzi per portare aiuto e assistenza sanitaria sono continui , così come gli appelli per il cessate il fuoco.
“ Le popolazioni e soprattutto i malati, coloro che soffrono ,devono essere tutelati e il personale medico e sanitario deve essere messo nelle condizioni di svolgere la propria attività come previsto dalle Convenzioni Internazionali . Facciamo appello a tutti i responsabili affinché consentano ai medici di poter operare in sicurezza affinché i pazienti possano ottenere le cure necessarie”, così si esprimeva il Presidente Fnomceo Anelli ,ad una settimana da inizio conflitto.
Ma ora siamo nella tragedia ,ed oggi
rilancia l’appello : “Quello che sta avvenendo in Medio Oriente nella guerra nella Striscia di Gaza ci ferisce come medici ,profondamente. Siamo rimasti inorriditi di fronte alle violenze che sono state utilizzate nei confronti dei civili, soprattutto dei bambini, all’uso indiscriminato della forza anche nei confronti dei malati degli ospedali. Lanciamo un appello perché si possano sgombrare quegli ospedali, metterli in sicurezza, perché siano rispettate le convenzioni internazionali, quella di Ginevra che prevede il rispetto degli operatori sanitari, dei medici che lavorano per salvare vite umane”.
C’è bisogno del cessate il fuoco ,subito.
Non può continuare questo massacro.Di fronte a questa devastazione e sofferenza deve prevalere l’umanità.