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“Come medici non possiamo tacere , non possiamo rimanere indifferenti a questa deriva disumana con il suo inaccettabile carico di morte e distruzione .”
Queste sono le parole del Presidente FNOMCeO Dr.F.Anelli. .La cronaca ci rende quotidianamente conto della drammatica situazione in Ucraina . La guerra cancella il rispetto della vita umana ed i principi etici e deontologici che sono fondamento della nostra professione : difesa della vita , tutela della salute , trattamento del dolore, sollievo dalla sofferenza , rispetto della dignità e libertà della persona.
Anelli ha inviato un appello alla Presidente della Commissione Europea U. Von der Leyen e al Segretario generale ONU A.Guterres affinché si interrompa l’occupazione dell’ospedale di Mariupol , dove il personale ed i pazienti sarebbero stati presi in ostaggio ed usati come scudi umani. Molti altri ospedali sono stati colpiti , si sono viste donne gravide, puerpere, bambini in fuga , e le testimonianze di medici e pazienti ci lasciano smarriti. Non sono rispettate le strutture sanitarie che la Convenzione di Ginevra dovrebbe tutelare , così come la protezione delle persone civili in tempo di guerra : “Gli ospedali civili organizzati per prestare cure ai feriti, ai malati, agli infermi e alle puerpere non potranno, in nessuna circostanza, essere fatti segno ad attacchi; essi saranno , in qualsiasi tempo , rispettati e protetti dalle parti belligeranti.”
Un appello perché si ponga fine a questo stato , attivando rapidamente corridoi umanitari per i più fragili e deboli, affinché essi , già afflitti dal dolore della malattia , non debbano subire ulteriori sofferenze ed umiliazioni.
È grande la disponibilità dei medici italiani ad offrire aiuto nei nostri ospedali, ai confini con l’Ucraina , nei territori colpiti, e nell’assistenza ai profughi , in particolare a quelli che necessitano di cure.