Il COVID-19 severo in gravidanza è quasi esclusivamente limitato alle donne non vaccinate .
È stato pubblicato su Lancet uno studio che evidenzia come le forme gravi di Covid in gravidanza siano limitate quasi esclusivamente alle donne non vaccinate.
Nel Regno Unito il 98% delle gravide ricoverate in terapia intensiva risultava essere non vaccinato, il 90% in Olanda, il 100% in Norvegia, Danimarca e Finlandia e l’80% in Italia (Lombardia) ,con la restante parte che aveva ricevuto una sola dose.
Prevenendo la malattia materna , la vaccinazione può prevenire anche nascite pretermine e decessi neonatali. Nelle donne vaccinate è stata inoltre documentata la trasmissione placentare di anticorpi protettivi al feto.
Lo studio riporta che le donne in gravidanza sono più a rischio di malattia grave rispetto alle loro coetanee non gravide. Purtroppo i messaggi che giungono loro sono spesso fuorvianti soprattutto per quanto riguarda la sicurezza vaccinale , e non contribuiscono all’ adesione auspicabile fra le donne incinte e nel post-parto e fra quelle che pianificano una gravidanza .I dati che ormai si sono accumulati sulla sicurezza vaccinale sono assolutamente rassicuranti. Una notevole “esitazione” vaccinale ,fenomeno complesso, persiste anche se attualmente gli esiti avversi dell’infezione da Sars-CoV-2 sono in aumento preoccupante in questo gruppo.
Diversi Paesi hanno recentemente riconosciuto le donne incinte e nel post-parto come gruppo a rischio ,con priorità per la vaccinazione per COVID 19, ma questa politica non è ancora universale in Europa.
Gli Autori dello studio concludono :”Riteniamo che tutti i Governi debbano dare la priorità alle donne incinte e nel postparto ,come gruppo a rischio, e incoraggiare la loro vaccinazione.”