La dengue è una malattia virale trasmessa all’uomo dalle punture di zanzare che hanno a loro volta punto una persona infetta.Non c’è quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e con la puntura trasmetterlo successivamente ad altre.
Si segnalano altre modalità di trasmissione estremamente rare come quella perinatale, la trasfusione di sangue e il trapianto di organi.
Conosciamo 4 sierotipi di questo virus ed è quindi possibile infettarsi più volte con sierotipi diversi. In tal caso la reinfezione comporta il rischio di malattia grave con esito potenzialmente fatale . Il principale vettore è la zanzara Aedes aegypti , non presente attualmente in Italia, ma anche la Aedes albopictus ( zanzara tigre) può trasmettere la dengue , oltre ad altre malattie virali ,ed è estesamente presente nel nostro Paese. La malattia è diffusa soprattutto durante e dopo la stagione delle piogge nei Paesi tropicali e subtropicali. Attualmente diversi Paesi del Centro e Sud America come Perù, Argentina, Guatemala e Brasile hanno decretato lo stato d’allerta o di emergenza per epidemie di questa malattia tra febbraio e marzo 2024.
Dal 1 gennaio all’8 aprile 2024 in Italia sono stati registrati 117 casi di dengue ,tutti associati a viaggi all’estero. Nel 2023 al sistema di sorveglianza nazionale delle arbovirosi sono stati notificati 362 casi di dengue ( 82 autoctoni e 280 associati a viaggi). Nel 2023 abbiamo avuto il più alto numero di casi e di trasmissioni autoctone di dengue fino ad ora. I cambiamenti climatici ma anche gli spostamenti delle persone sono i maggiori responsabili della circolazione della dengue. In Europa sono 3 i Paesi che hanno registrato casi ed epidemie autoctone sporadiche nel 2023. L’Italia è prima con gli 82 casi citati , seguita da Francia con 43 e Spagna con 3 casi. La crescita e diffusione della popolazione di zanzare vettrici dipende soprattutto dal clima sempre più caldo e umido. Con ciò e con l’epidemia in corso in Sudamerica possiamo aspettarci anche nella prossima stagione casi autoctoni di dengue in Europa meridionale e soprattutto in Italia ,ed è importante quindi impedire che i casi di importazione possano dar luogo a focolai autoctoni. Esiste il rischio che Aedes aegypti possa essere introdotta in Italia diventando endemica ,come è già avvenuto per la zanzara tigre arrivata a Genova e Padova negli anni novanta, facendo un po’ il giro del mondo, attraverso i copertoni delle ruote e i residui d’acqua dove si trovano le larve,per poi diffondersi in tutto il Paese.
I sintomi della malattia consistono in febbre che insorge dopo 5-6 giorni dalla puntura ( ma l’incubazione può arrivare a due settimane)con cefalea, dolori muscolari e articolari ( febbre spaccaossa) ,ma anche disturbi gastrointestinali ed eruzioni cutanee morbilliformi . La diagnosi è clinica e confermata dalla ricerca del virus o degli anticorpi specifici nel sangue. Non esiste una terapia mirata per la dengue, e nella maggior parte dei casi la guarigione avviene in circa due settimane. Le cure sono di sostegno e supporto alla guarigione. Molte infezioni sono asintomatiche o decorrono con sintomi lievi. Il 5% circa decorre in maniera più grave. La malattia può assumere l’andamento di una febbre emorragica. Il tasso di mortalità è basso (1%dei casi), che però sale al 40% se la malattia si complica nella forma emorragica, che è caratteristica principalmente di una seconda infezione da dengue. Le persone affette da malattie croniche sono maggiormente a rischio.
La prevenzione individuale si avvale dell’uso di repellenti, vestiti protettivi, zanzariere ,ma per la popolazione la misura più efficace è il controllo dei vettori con le attività di disinfestazione dalle zanzare assieme all’eliminazione di tutti i ristagni d’acqua nelle zone abitate,perché è qui che le zanzare proliferano.
Quando un caso di dengue viene diagnosticato scattano le disinfestazioni; questo però potrebbe non essere sufficiente perché Il 50% dei pazienti infetti è asintomatico. Questa malattia non si combatte col vaccino ,che è disponibile in Italia dal 2023 col nome commerciale Qdenga, di Takeda ,e indicato in casi particolari ,cioè per coloro che hanno già avuto l’infezione dengue e stanno per intraprendere un viaggio in aree endemiche, oppure in soggetti che, a prescindere dall’infezione, dovranno soggiornare per lunghi periodi in Paesi ad elevata endemia.
Si combatte eliminando le zanzare, come già avvenuto con la malaria negli anni quaranta. L’unica sostanziale prevenzione per noi è quindi debellare la zanzara tigre ed impedire che la zanzara Aedes aegypti arrivi nel nostro Paese.
Il 21/3/2024 il Ministero della Salute ha emanato la Circolare 8795 “Aumento globale dei casi di Dengue .Predisposizione alla stagione vettoriale 2024” che invita le Regioni /PA a predisporre tutte le misure previste dal PNA (Piano Nazionale Arbovirosi )2020- 2025 . Indica le misure per potenziare la sorveglianza per la dengue,implementare le bonifiche ,formare e aggiornare il personale sanitario e addetti a pulizia, disinfezione e disinfestazione ,fornire indicazioni ai cittadini. È importante la rapida identificazione dei casi e per questo è fondamentale potenziare la sorveglianza e sensibilizzare gli operatori sanitari ,soprattutto i medici di medicina generale e i pediatri di famiglia. È raccomandato di implementare tutte le azioni di bonifica ambientale mirate a ridurre i siti di proliferazione e di riparo per le zanzare .È necessaria anche una corretta comunicazione che aumenti la consapevolezza del rischio dengue in ambito pubblico (scuole, aree urbane, luoghi ricreativo-sportivi ecc) e che incoraggi comportamenti attivi di prevenzione e controllo dei vettori, a livello individuale e nella comunità.
Nell’atto si fa riferimento anche ai controlli per la donazione di sangue ed emocomponenti ,organi ,tessuti e cellule comprese le staminali.
La Nota numero 4753 del 14 febbraio 2024 del Ministero della Salute “Innalzamento livello di allerta relativamente alla diffusione della Dengue presso i punti di ingresso italiani”, e la Circolare numero 808 del 14/03/2024 avente per oggetto “Misure di vigilanza sanitaria nei confronti del virus della dengue” sono finalizzate a contrastare l’introduzione nel territorio nazionale del
vettore Aedes aegypti,attivando azioni di controllo nei punti di ingresso , in particolare su aerei ,navi, e merci che arrivano dai Paesi in cui è presente questa zanzara , nonché da quelli in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia,secondo quanto riportato dal Centre for Disease Control and Prevention.