Nel 2023 sono state oltre 16.000 le segnalazioni di aggressione , episodi di violenza fisica e verbale contro gli operatori sanitari ,e in 2/3 dei casi hanno riguardato professioniste .
Violenze in troppi casi brutali ,un fenomeno che sembra inarrestabile e fuori controllo.
La legge per cercare di contrastare il fenomeno ( legge 113/2020 sulla sicurezza degli operatori sanitari)c’è,ma non è sufficiente. Serve un cambiamento culturale.E i presidi di polizia negli ospedali sono necessari, ma non bastano, perché è di fronte ai troppi disservizi ,attese estenuanti,diseguaglianze in sanità ,che la rabbia e l’aggressività si scatenano.Sono prioritari investimenti e riorganizzazione del SSN per dare risposte di cura adeguate ai cittadini. E i cittadini devono ricordare che “chi aggredisce un medico aggredisce se stesso” Dr. F.Anelli ,Presidente Fnomceo.
In occasione della Giornata Nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari,che cadeva ieri, è partita la campagna social della Fnomceo.
Sono stati promossi anche due corsi FAD gratuiti ed accreditati ECM:
-uno è già online ,”La violenza nei confronti degli operatori sanitari “,
– l’altro sarà disponibile con l’estate . È tenuto da Massimo Picozzi,psichiatra e criminologo e riguarderà le tecniche di de-escalation,gestione di aggressività e stress,valutazione dello stato mentale e comunicazione coi pazienti e accompagnatori.