Il GrIS chiede ai Colleghi e a tutti gli Operatori sanitari interessati di dare la propria disponibilità per un servizio di volontariato.
In questo grave momento storico è ancor più importante e necessario il contributo di ognuno.È tornata la guerra in Europa, un incubo che speravamo di esserci lasciati alle spalle,con milioni di profughi che dall’Ucraina raggiungono l’Europa ed anche il nostro Paese.
I profughi hanno molteplici bisogni , anche sanitari , a cui si devono trovare risposte. Tante organizzazioni si sono mobilitate per portare il loro sostegno nel fornire accoglienza, favorire l’integrazione sociale e scolastica, con interventi di missioni umanitarie ai confini , e con interventi sanitari: consideriamo i rischi infettivi, le vaccinazioni,la necessità di cure continuative in cronici,i malati oncologici, le persone vulnerabili, i problemi di salute mentale conseguenti al trauma della guerra.
Gianpaolo Rama, medico e Presidente del GrIS Trentino :
“Al GrIS Trentino aderiscono operatori sanitari, istituzioni pubbliche, cooperative del privato sociale, associazioni di immigrati e operatori dei servizi che operano a favore della salute degli immigrati e delle persone in condizione di emarginazione sociale in Trentino.
Il suo scopo è la promozione della salute e dell’assistenza sanitaria degli immigrati stranieri e delle persone in condizione di emarginazione sociale, e la realizzazione di attività assistenziali in loro favore.
È in atto una convenzione con l’APSS per garantire una prima visita medica agli immigrati al loro arrivo nel territorio provinciale, visite ginecologiche alle straniere con specifiche problematiche e bisogni , e visite alle persone vulnerabili e ai non iscritti al Servizio Sanitario Provinciale . La nostra scelta è di “andare all’’incontro” della fascia più vulnerabile degli immigrati , non solo richiedenti asilo , attraverso visite e collaborazioni con le realtà territoriali (istituti di accoglienza, dormitori, mense, centri diurni) che accolgono immigrati e persone senza dimora e spesso in precarie condizioni socio-sanitarie. Da un anno, inoltre, si garantiscono cure odontoiatriche di primo livello alle persone indigenti, in collaborazione con la Commissione Albo degli Odontoiatri, il Comune di Trento e l’APSS, presso l’ambulatorio dedicato del Centro Servizi Sanitari a Trento.
Nello svolgimento delle suddette attività, non mancano le difficoltà, in primis la necessità di aumentare il numero di sanitari (medici, odontoiatri, infermieri) volontari. Chiediamo perciò ai Colleghi interessati e a tutti gli Operatori sanitari di dare la propria disponibilità ad un servizio di volontariato.