
La salute non è una spesa ma un investimento , soprattutto in un’Europa che invecchia . Oggi la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici di Italia e le omologhe di Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna hanno firmato nella sede FNOMCeO a Roma la “Carta di Roma ”, un documento che origina dalla consapevolezza della necessità di un impegno comune per garantire a tutti i cittadini europei Sistemi Sanitari equi, sostenibili, moderni. Afferma come la salute debba essere riconosciuta non solo come diritto individuale ma come investimento strategico per lo sviluppo economico e sociale e strumento di resilienza sociale a garanzia del futuro. La salute è un diritto fondamentale sancito dall’articolo 35 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea : ai cittadini europei e ad ogni persona presente in Europa è riconosciuto il diritto alla tutela della salute. Nei prossimi decenni in Europa ci saranno due giovani ogni tre anziani, con un raddoppio degli over 85 , che saranno 65 milioni nel 2050( dati OMS). Gli investimenti nei Sistemi Sanitari europei per un invecchiamento in salute ed equo delle popolazioni sono quindi necessari ed urgenti e con la Carta i gli Ordini Nazionali dei Medici chiedono alla Commissione Europea di riconoscere il ruolo della spesa sanitaria come investimento strutturale nelle raccomandazioni specifiche per Paese e che le risorse europee possano integrare gli sforzi nazionali per rafforzare i sistemi sanitari e promuovere la tutela della salute pubblica. Bisogna investire in prevenzione attraverso programmi di screening e nella gestione delle malattie croniche . Offrono la propria esperienza per collaborare con il Parlamento europeo, la Commissione, il Consiglio, i Parlamenti e i Governi nazionali nella revisione delle normative vigenti, in modo che la salute sia posta al centro delle strategie economiche dell’Unione cambiando paradigma nel considerare la sanità come un costo . Secondo il rapporto FNOMCeO-Censis per ogni euro investito nel SSN, si genera un valore della produzione pari a circa 1,84 euro con un impatto positivo su servizi sanitari , industria farmaceutica, dei dispositivi medici e sull’occupazione , oltre che sulla salute dei cittadini e le disuguaglianze sociali.
Le guerre in Europa , Medio Oriente ed ovunque e le politiche mondiali hanno riattivato la corsa al riarmo che comporta per i Paesi europei un consistente aumento di investimenti per la difesa , con temibili tagli o riforme in altri settori o un aumento del debito pubblico, e di questo i Medici sono oltremodo preoccupati.
“Crediamo , ha affermato il Presidente Fnomceo Dr. F. Anelli , che la salute debba essere considerata una priorità strategica per i nostri paesi europei al pari della sicurezza, in equilibrio con i bisogni civili. I Medici europei propongono di considerare la spesa sanitaria come un investimento strategico per il futuro delle nostre società ed esortano il Consiglio e la Commissione europea in sede di negoziati sul piano di bilancio di medio termine, a introdurre una clausola di resilienza sanitaria che consenta agli Stati membri di destinare risorse aggiuntive alla prevenzione senza violare i parametri europei. I Medici, custodi della salute dei cittadini europei propongono di considerare la spesa sanitaria come un investimento strategico per il futuro delle nostre società, in considerazione dell’impatto positivo sulla produttività, la coesione sociale e la sostenibilità fiscale. La tutela della salute è un presidio di protezione e una leva di crescita: deve poter contare su risorse adeguate e su una strategia condivisa. In un contesto globale segnato da nuove tensioni e da scelte politiche sempre più complesse, riaffermare il diritto alla salute significa tutelare l’essenza stessa dell’Europa”.
N.Comper