L’aumento graduale delle temperature sta creando le condizioni ideali per la proliferazione di insetti vettori di malattie infettive, quali zanzare e zecche. Rappresentano un pericolo per la salute in quanto responsabili della diffusione di agenti di malattie infettive anche gravi . Le zanzare sono considerate gli animali più pericolosi al mondo: ogni anno milioni di persone si ammalano di malattie trasmesse da zanzare e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sarebbero responsabili di oltre 700.000 morti o più all’anno ,a livello globale. Si nutrono di sangue e si riproducono molto velocemente, possono pungere diversi ospiti in uno stesso giorno, aumentando così la possibilità di diffondere malattie, che spesso non hanno una cura specifica. Anche in Europa e in Italia, con il cambiamento climatico e la globalizzazione, crescono le infezioni trasmesse dalle zanzare e assistiamo , secondo l’ECDC, ad un progressivo aumento dei casi di Dengue importati e alla comparsa di un numero crescente di focolai autoctoni di West Nile e Dengue.Nel 2024 in Italia sono stati identificati diversi casi di trasmissione locale del virus Dengue, con un totale di 238 casi autoctoni , un record storico ( ricordiamo tutti il grosso focolaio nelle Marche) .Sono stati 460 i casi confermati di infezione da West Nile e di questi 272 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva.
Le zanzare di nostro interesse sono la zanzara comune (Culex) e la zanzara tigre (Aedes). La Culex puo’ trasmettere il virus West Nile, mentre la Aedes puo’ trasmettere Zika, Dengue, Chikunguya e Febbre Gialla. La rapida diffusione della dengue e di altre malattie arbovirali è allarmante e richiede una risposta coordinata e tempestiva. La strategia di prevenzione e gestione del rischio sanitario si basa sulla sorveglianza entomologica , attività di contrasto alle zanzare, individuazione precoce dei casi sospetti di malattia. Una febbre estiva con sintomi similinfluenzali dovrebbe considerare anche queste malattie nella diagnosi differenziale. La diagnosi precoce delle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive è fondamentale per ridurre il rischio che il ritardo diagnostico possa favorire l’insorgenza di focolai autoctoni di malattia. Per questo è importante l’aggiornamento del personale, in particolare i medici di medicina generale, i pediatri e gli operatori sanitari delle strutture di Pronto soccorso.
La principale misura preventiva nella diffusione delle zanzare è la riduzione della popolazione di tali insetti. La lotta sistematica e continuativa alle zanzare oltre che sulla disinfestazione, si basa anche sulla eliminazione dei ristagni d’acqua in prossimità delle zone abitate, dove le zanzare depongono le uova.
La consapevolezza e collaborazione dei singoli è cruciale , perché le aree private interessate sono la maggior parte . I Comuni si occupano della disinfestazione nelle aree pubbliche, mentre i privati devono garantire la manutenzione delle loro aree per prevenire la proliferazione delle zanzare. Bisogna quindi : evitare l’abbandono di contenitori all’aperto in cui possa accumularsi acqua ; svuotare o coprire i contenitori sotto il proprio controllo per prevenire ristagni d’acqua ; trattare con larvicidi l’acqua presente in tombini, pozzetti, fontane e piscine non in uso; mantenere pulite le aree aperte e i cortili da accumuli di rifiuti e ristagni umidi ; gestire fontane e piscine non in esercizio, svuotandole o trattandole con larvicidi; fare in modo che l’acqua non ristagni in aree di scavo, bidoni e pneumatici, svuotandoli periodicamente o coprendoli ermeticamente; effettuare trattamenti di disinfestazione sui materiali stoccati all’aperto ,dopo le piogge ; applicare misure anche nei cimiteri dove l’acqua ristagna nei vasi, sottovasi, annaffiatoi; adottare trattamenti larvicidi nelle serre e vivai per prevenire la proliferazione di zanzare.
La lotta alle zanzare adulte ( trattamento “ adulticida” ) è attuata in casi straordinari e con intervento pubblico, per limitare l’immissione di sostanze chimiche nell’ambiente , che costituiscono un rischio per la salute pubblica. Questi trattamenti hanno importanti controindicazioni : tossicità sull’uomo ed in particolare su categorie a rischio (bambini),fenomeni di resistenza e riduzione delle popolazioni di insetti utili come le api ed altri. È molto importante che le persone siano informate sui rischi e sappiano come difendersi dalle zanzare. Per quanto riguarda l’uso di repellenti solo due sostanze sono ritenute efficaci : insetticidi contenenti DEET e icaridina (IR3535).Gli “oli vegetali” ed essenze profumate funzionano poco o niente . È consigliabile indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi per ridurre il rischio di punture e dotarsi di zanzariere alle finestre. Anche i condizionatori all’interno delle abitazioni ostacolano l’entrata e l’attività delle zanzare. Si possono usare anche apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine o zampironi, ma con le finestre aperte.
Per quanto riguarda le zecche la stagione si è aperta in Trentino con già due casi di TBE , encefalite virale trasmessa dal morso di zecca .La TBE nella maggior parte dei casi evolve in forma asintomatica o con sintomi lievi o modesti similinfluenzali ,ma talvolta si complica con interessamento del sistema nervoso( meningite, encefalite) con possibilità di sequele permanenti anche gravi . Per la TBE non disponiamo di terapia specifica ,ma può essere prevenuta dal vaccino che può essere somministrato ad adulti e ai bambini a partire dal primo anno di età.Sono importanti anche altre misure preventive e individualmente è raccomandata la copertura del corpo con indumenti adatti e scarpe, l’uso di repellenti a base di DEET, evitare di addentrarsi nell’erba alta e ispezionare accuratamente dopo ogni escursione la superficie corporea e gli indumenti ,rimuovendo prontamente le zecche eventualmente presenti.È importante trattare anche gli animali domestici,soprattutto i cani ,contro le zecche prima dell’inizio della stagione e per tutto il periodo a rischio,da primavera ad autunno.