Il Consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Trento, nel corso della riunione del 28 maggio sotto la presidenza del dott. Giovanni de Pretis, ha affrontato anche il problema delle guerre che in molte aree mettono in serio pericolo, non solo la popolazione civile, ma anche decine di medici impegnati negli ospedali e nelle strutture sanitarie. A questo proposito il Consiglio, su proposta del dott. Romanelli, ha approvato il seguente documento.

Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Trento desidera esprimere con fermezza la propria contrarietà a ogni forma di guerra, quale negazione della dignità umana, della vita e dei diritti fondamentali dell’individuo.

Come professionisti della salute, abbiamo il dovere etico e deontologico di difendere la vita, alleviare la sofferenza e promuovere la pace, indipendentemente dal contesto culturale, religioso, etnico o politico. In tutte le guerre, le vittime principali sono le persone civili, in particolare le più fragili: bambini, anziani, donne e malati.

Esprimiamo piena solidarietà e sostegno ai colleghi medici, sanitari e operatori umanitari che operano in condizioni estreme nei teatri di conflitto, spesso a rischio della propria vita, continuando con coraggio e abnegazione a garantire cure e assistenza.

In particolare, volgiamo lo sguardo alle gravissime emergenze umanitarie in atto in Ucraina e in Palestina, dove strutture sanitarie sono state colpite, interi sistemi sanitari sono al collasso e il personale medico è esposto a condizioni di pericolo inaccettabili. Ma la sofferenza umana non si limita a questi scenari: in Sudan, Siria, Yemen, Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo e in molti altri luoghi del mondo, i diritti umani e il diritto internazionale umanitario continuano a essere sistematicamente violati, spesso nel silenzio della comunità internazionale.

L’Ordine dei Medici di Trento intende inoltre richiamare l’attenzione sulla tragedia dei migranti nel Mar Mediterraneo, dove migliaia di persone continuano a perdere la vita nel tentativo disperato di fuggire da guerre, persecuzioni e povertà estrema. Anche in questo contesto, il diritto alla cura, alla protezione e alla dignità umana deve essere riaffermato con forza.

Ribadiamo la necessità di un cessate il fuoco immediato e duraturo in ogni contesto di conflitto, il rispetto assoluto delle strutture sanitarie e del personale medico e la promozione attiva della pace, della cooperazione e della solidarietà tra i popoli.
Il nostro impegno, come Ordine professionale, è dalla parte della vita, della cura, della convivenza pacifica e del rispetto della persona, sempre e ovunque.”

Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Trento